Meglio un coach psicologo o un coach non psicologo?

2747
Simon Doyle
Meglio un coach psicologo o un coach non psicologo?

Una disciplina è caratterizzata dall'avere un corpus di ricerche e supporti scientifici basati su prove. La psicologia è la disciplina che studia le emozioni, i pensieri e i comportamenti delle persone. Gli psicologi sono professionisti qualificati, ciascuno nel proprio campo di azione (clinico, sportivo, organizzativo, educativo, legale, ecc.) Per intervenire con le persone e lavorare con le loro emozioni, pensieri e comportamenti.

Il coaching è un metodo o una strategia di intervento con le persone finalizzate ad aiutarle a raggiungere gli obiettivi, anche se per questo è difficile non tenerne conto e lavorare con i processi emotivi, cognitivi e comportamentali che favoriscono questi risultati.

Per la sua plasticità e facilità di applicazione, il Coaching si è diffuso al di fuori degli ambiti professionali della psicologia. Ci sono coach che non sono psicologi e sono in grado di applicare questo metodo con grande efficienza e solvibilità, anche se non è del tutto definito se per questi risultati possano fare a meno di intervenire su emozioni, convinzioni e comportamenti, cioè il campo di azione di il disciplina della psicologia.

Il coaching, sebbene possa essere adeguatamente applicato da chiunque e consenta risultati soddisfacenti, non esonera il professionista che lo esercita dal dover entrare con grande pericolo e rischi, nelle emozioni, nei pensieri e nei comportamenti dei propri clienti. Ed è per questo che è possibile comprendere il grande rischio di ridurne drasticamente l'efficacia quando ai professionisti che lo esercitano mancano le conoscenze necessarie per sapersi muovere tra queste variabili.

Il coaching non esercitato da uno psicologo può più probabilmente trasformare il professionista che lo esegue in un mero dispensatore di metodi e strumenti. Un coach non psicologo può essere considerato a tutti gli effetti un applicatore di tecniche poiché la sua qualifica professionale gli consente di lavorare con un metodo, ma non con le persone, cioè con i tuoi livelli emotivi, cognitivi e comportamentali: così facendo si potrebbe commettere un reato di intrusione professionale.

Gli psicologi, al contrario, non lavorano con i metodi, ma con le persone, poiché il loro ambito di azione è precisamente emozioni, credenze e comportamenti: Ciò non significa che si ottengano risultati soddisfacenti per il cliente quando si lavora con un coach non psicologo, ma lascia questi risultati sotto fattori e variabili molto instabili, come la maggiore o minore conoscenza della psicologia da parte del professionista (che sarà volontario e sotto il suo controllo. interesse o preoccupazione per il miglioramento), la sua maggiore o minore intuizione, dal momento che potrebbe muoversi ciecamente tra i meccanismi emotivi, cognitivi e di personalità del cliente per il quale non avrebbe la preparazione necessaria, e la fortuna che ha nel "premere la chiave", per la parzialità di quella conoscenza.

I Coach psicologi incoraggiano tutti i professionisti che praticano il coaching a iscriversi a corsi di laurea in psicologia e completare gli studi universitari, poiché ciò consentirà loro di essere professionisti migliori, più preparati ed efficaci nei loro interventi di Coaching, oltre a garantire ai loro clienti l'appartenenza a un professione regolamentata, con tutte le coperture ed i diritti legali loro concessi.


Nessun utente ha ancora commentato questo articolo.